CGCReviews: UBOAT

UBOAT, il nuovo titolo simulativo e strategico sviluppato da Deep Water Studio e pubblicato da PlayWay, è ora disponibile su PC (Steam).

UBOAT è un simulatore di sottomarini tedeschi della Seconda Guerra Mondiale, con un livello di realismo incredibile, che ci porterà al dover imparare, ovviamente con l’aiuto del gioco grazie ad un completissimo tutorial, come gestire il sottomarino in tutto e per tutto e il suo equipaggio, che avranno bisogni di diverso genere. Ma partiamo con ordine.

UBOAT inizia con la creazione del personaggio e la selezione del sottomarino che useremo. Dopo di che, si passerà alla selezione dei parametri di difficoltà, cercando di andare incontro alle persone che vogliono più o meno realismo. Nelle impostazioni ci sono tantissime opzioni, dal realismo dei siluri alla sentina che deciderà quanto velocemente si riempirà d’acqua e se la pioggia influenzerà la velocita di riempimento, l’uso dell’aria compressa per riemergere e molti altri parametri che regolano il realismo. Questi vanno da una percentuale da 0% a 100%, creando un’esperienza estremante realistica e a propria misura. Idem per l’equipaggio, dove potremo avere una gestione completamente manuale dell’equipaggio o automatica, dove sapranno sempre cosa fare senza bisogno di nostri ordini.

Una volta scelto livello di realismo, si passa al gioco vero e proprio, che ci introdurrà ogni cosa grazie ad al classico tutorial. Noi siamo capitani di un sottomarino tedesco, selezionabile inizialmente tra vari modelli tutti accuratamente storici e acquistabili tramite il negozio al porto. UBOAT ci insegnerà sin da subito l’importanza di rifornirci prima di partire, comprando cibo, armi e oggetti utili, senza dimenticare di fare il pieno di carburante per evitare un prematuro game over. Una volta fatto il pieno e aver acquistato i vari viveri, possiamo partire per il nostro primo viaggio di pattugliamento, dove verremo introdotti alle meccaniche del sottomarino.

in UBOAT, il sottomarino è davvero realistico in modo maniacale; Con uno specifico pannello possiamo controllare la velocità e l’immersione, decidendo di stare sotto il pelo dell’acqua o scendere in profondità di sicurezza da eventuali siluri nemici. Ma immergerci porta ad avere vari problemi: il sottomarino riproduce fedelmente le condizioni realistiche che si trovano sott’acqua, come la carenza della qualità dell’ossigeno, prima di ogni cosa, che ci costringerà ad attivare il sistema di riciclo dell’aria che ne aumenterà temporaneamente la qualità per il nostro equipaggio.

Se stando in superfice usiamo i motori diesel, in immersione useremo invece i motori elettrici e quindi dovremmo sempre tenere d’occhio la carica delle batterie, oltre al carburante. I problemi non finiscono qui: infatti, in immersione il nostro equipaggio si stresserà, portando a possibili crisi di panico. Per evitare questo “debuff” ci sono vari metodi, come mettere musica dalla radio o giocare a carte. Ma torneremo successivamente a parlare dell’equipaggio in modo più dettagliato.

Passando alla fase di attacco, prima di ogni cosa ci dovremo portare a profondità di navigazione, dove il nostro marconista inizierà una ricerca per individuare suoni di eliche per possibili navi nemiche. Non mi dilungherò troppo nello spiegare in dettaglio le meccaniche di gioco, perché il tutorial è davvero dettagliato già di suo. Una volta individuato il nemico, portandoci in traiettoria possiamo preparare una linea di tiro con i vari strumenti a disposizione, come velocità della nave, angolo del siluro e distanza, o potremo delegare il compito ad un membro dell’equipaggio che, dopo un certo tempo, ci informerà che il siluro è pronto per colpire. Tutto questo può essere fatto anche in prima persona, aumentando ulteriormente l’immersività.

in UBOAT non siamo mai davvero al sicuro; Basta un missile ben piazzato per farci colare a picco. In caso di danneggiamento, possiamo usare pezzi di ricambio per sistemare i danni. Ma in tutto questo potrebbe anche essersi ferito qualcuno, che dovremmo soccorrere tempestivamente per non farlo morire. Oltretutto, in UBOAT il rumore può farci scoprire: un marinaio in panico che urla, la nostra radio, ma anche i motori, potrebbero allertare il nemico, quindi dovremo ridurlo con navigazione silenziosa, luci spente e dialoghi bisbigliati. Ovviamente, questo peggiorerà l’umore dell’equipaggio e l’aria respirabile, causando ulteriori possibili crisi di panico. Una volta scampato il pericolo si potrà riemergere usando l’aria nelle zavorre, ma riempire nuovamente l’aria con il compressore produrrà rumore.

I nostri marinai non sono robot e soffrono di stress, fame e sete. Passiamo quindi al nostro equipaggio, dal marconista che riceve comunicazioni ed ascolta possibili nemici in avvicinamento, fino ai tecnici che fanno manutenzione ai siluri e al sottomarino in generale. Nel tempo che passa tra un viaggio e l’altro useranno cibo e, se sotto pressione, calerà il paramento disciplina, rendendoli lenti ed impacciati ad eseguire gli ordini. Quindi, per evitare problemi, dovremo tenere d’occhio il morale della ciurma, dando licenze di riposo o variando il cibo consumato. In caso di perdite, possiamo anche arruolare al porto nuovi membri e marinai generici, da affiancare ai nostri principali, per velocizzare le loro mansioni.

Passiamo ora alle missioni. Principalmente, queste sono non lineari: abbiamo un obbiettivo principale, ma nel mentre ci contatteranno per varie direttive secondarie, come assistenza di un sottomarino alleato o per indagare su navi che battono bandiera neutrale e che potrebbero essere in realtà nemici sotto falsa bandiera. Infatti, interagendo con loro possiamo mandare membri dell’equipaggio a controllare, per poi decidere se affondare o meno la nave in questione se ritenuto opportuno.

I viaggi sono molto lenti, ma per fortuna abbiamo opzioni per velocizzare drasticamente il tempo, cosa che renderà anche le varie attività molto più rapide, facendo durare solamente pochi secondi il raggiungimento della zona dell’obbiettivo o il completamento delle mansioni della ciurma. Inoltre, i marinai livelleranno e sbloccheranno abilità di vario genere. Tra le cose che possono crescere e potenziarsi, però, non ci sono solo loro, dato che anche il sottomarino in UBOAT è personalizzabile e potenziabile, sempre utilizzando il negozio, rendendo il nostro equipaggiamento sempre più performante e potente.

La mappa nautica di UBOAT ci mostrerà porti, aree nemiche e missioni principali. Completando ricerche e obbiettivi, possiamo sbloccare anche nuove tecnologie, nonché salire di grado nel gioco. Ci sono vari strumenti di calcolo a nostra disposizione, come metri, compassi, ecc…, per poter calcolare rotte e aiutarci nei possibili rilevamenti nemici, tenendo conto della loro velocità e rotta. Approfondire ogni meccanica del gioco al 100%, vista la mole di strumenti di calcolo e dati da tenere a mente, sarebbe follia. Ciò che conta veramente è che il gioco offre un livello di realismo incredibile, soprattutto per gli appassionati del genere simulativo.

Graficamente, UBOAT è più che valido ma non eccezionale, seppur questo non sia ciò che fa di questo gioco un titolo eccezionale, ma ben si il realismo. Ci sentiremo costantemente sotto pressione, dove ogni errore può trasformare il sottomarino in un inferno senza ossigeno, fino ad una vera e propria tomba, grazie al sistema di danni realistici che possono portare a fuoriuscite di gas velenosi o implosione per danni gravi allo scafo. Complice anche il fattore che alcuni danni non sono visibili se non eseguendo un’ispezione totale manualmente.

Il gioco è solido e senza cali di framerate. Le musiche sono perfette nell’insieme e ho adorato l’immersivita che il gioco regala con le mille impostazioni dei vari parametri, che possono portare il realismo a livelli assurdi, fino anche a semplici impostazioni estetiche, come il cambio dello stile della mappa. Ho però riscontrato qualche softlock nel tutorial; Controllate sempre di avere siluri e carburante che, in caso contrario, possono portare al dover ricaricare il salvataggio, dato che il gioco non ci dirà nulla nel caso manchino delle risorse.

In sintesi, UBOAT è un simulatore di sottomarini della seconda guerra mondiale davvero eccellente, con meccaniche che sfiorano la perfezione a livello simulativo, che mi sento di consigliare a tutti gli appassionati del genere. Un gioco che ci spinge ad imparare ogni sfaccettatura per evitare di sbagliare. Il sistema della gestione, sia dei marinai che del sottomarino, è ottima, facendoci anche capire cosa prova l’equipaggio di un mezzo del genere sulla propria pelle, dove un solo colpo nemico può portare ad una morte orribile.