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CGCReviews: Empire of the Ants

Tradimenti, conquiste ed entomologia.

Empire of the Ants

Empire of the Ants, il nuovo titolo strategico sviluppato da Tower Five e pubblicato da Microids, è ora disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One, Switch e PC (Steam / EGS / GOG).

Empire of the Ants è uno strategico in tempo reale con una visuale in terza persona che, però, non ci offre sempre una panoramica completa del campo di battaglia. Ma iniziamo con ordine. Interpretiamo una formica anziana appena risvegliatasi dal letargo invernale insieme alle sue compagne. Grazie alla nostra esperienza, siamo più saggi rispetto alle formiche appena nate e dobbiamo mettere il nostro acume e la nostra intelligenza al servizio della colonia e della sua regina, per il bene di Bel-o-Kan, la nostra madre patria.

Il gioco ci introduce subito alle basi del movimento. Durante l’inseguimento di una farfalla, apprendiamo come saltare, arrampicarci su varie superfici e correre a gran velocità. Tuttavia, ci viene anche mostrato il nostro peggior nemico: l’acqua. Bastano pochi secondi a contatto con essa per farci morire istantaneamente, anche se il gioco ci permette di riprendere rapidamente sulla superficie più vicina.

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In Empire of the Ants, il livello di immersione è sorprendente: il titolo riesce a farci sentire davvero come una formica, grazie a movimenti e dettagli estremamente realistici. Questo è merito dell’Unreal Engine 5, che offre una grafica e fisica mozzafiato. Tuttavia, qui si fermano le capacità del nostro personaggio: non abbiamo abilità combattive e fungiamo principalmente da avatar sul campo di battaglia, con il compito di guidare il nostro esercito verso la vittoria.

Empire of the Ants non si limita a proporre missioni strategiche, di cui parleremo a breve, ma include anche obiettivi secondari, collezionabili e incarichi di varia natura. Purtroppo, questi ultimi non raggiungono lo stesso livello di brillantezza delle battaglie, ma sono fondamentali per comprendere la trama del gioco, ispirata al libro omonimo di Bernard Werber. La narrazione, ricca e intrigante, richiama i romanzi medievali con il loro intreccio di tradimenti, strategie e conquiste.

Le missioni secondarie sono piuttosto semplici. Ad esempio, in una missione dobbiamo affrontare l’innalzamento delle acque per salvare le nostre compagne prima che vengano travolte, mentre in un’altra esploriamo il territorio per segnalare eventuali truppe nemiche o oggetti misteriosi. Questi ultimi, come palloni da calcio o teschi di cervo, fungono da collezionabili: analizzandoli con l’aiuto delle sfere odorose, li sbloccheremo nel codex insieme alle loro descrizioni. Lo stesso vale per gli insetti incontrati per la prima volta, come ragni o coccinelle: il codex fornirà dettagli sulla loro pericolosità.

Un elemento chiave per la trama sono i feromoni lasciati dalle formiche compagne. Questi raccontano storie di lotte e conquiste, aggiungendo profondità narrativa e integrandosi con la storia principale. Passando al punto forte del gioco, le missioni principali offerte dalle formiche della colonia includono infiltrazioni, salvataggi e, soprattutto, conquiste territoriali, che rappresentano il cuore dell’esperienza di gioco. All’inizio, le missioni servono come tutorial per le meccaniche, basate su un sistema simile a “carta, forbice, sasso”.

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Il nostro nido, che funge anche da quartier generale, è cruciale: se viene perso, il gioco termina con un game over. Il nido può essere potenziato con difese e guardiani, ma ha un limite di punti disponibili per le costruzioni. Ogni potenziamento consuma punti, e una volta esauriti, non sarà possibile espandere ulteriormente. Inoltre, ogni nido può ospitare solo una determinata quantità di unità, quindi per aumentare il nostro esercito sarà necessario conquistare altri nidi sulla mappa. La velocità è fondamentale, poiché anche il nemico non resterà inerte.

In Empire of the Ants, le unità disponibili sono varie, ma ci concentreremo sulle principali per non rovinare la sorpresa di scoprire altre unità extra, utili e particolari. Partiamo dalle operaie, la forza lavoro principale per raccogliere i due elementi fondamentali per il potenziamento dei nidi: cibo e legno. Senza questi, non è possibile migliorare i nidi. Inoltre, le operaie risultano efficaci contro le formiche arciere, che a loro volta sono forti contro le formiche soldato, a loro volta efficaci contro le operaie. Questo sistema di combattimento si basa su una logica simile a “carta, forbice, sasso”.

Tra le unità spiccano quelle speciali, vere e proprie forze d’assalto capaci di affrontare qualsiasi tipo di nemico. Tuttavia, la gestione di queste unità avviene in terza persona, non dall’alto, e ciò può rappresentare un limite in alcune situazioni. Per fortuna, grazie a specifici potenziamenti, è possibile ricevere avvisi di invasioni nemiche, a condizione che il potenziamento sia attivato su uno dei nidi, poiché le passive vengono condivise tra di essi.

Sul campo di battaglia, è possibile guidare le unità singolarmente o in gruppo, cercando posizioni vantaggiose per ottenere una visuale migliore. Da lì, possiamo lanciare attacchi per conquistare nidi neutri o nemici. Comunque, è fondamentale potenziare il nostro esercito con nuove unità e raccogliere risorse per migliorarle, facendole diventare veterane, la forma più potente di ciascuna unità. Conquistando progressivamente i nidi nemici, limiteremo sempre di più le loro risorse fino a distruggere il loro quartier generale. Come si può dedurre, il gameplay è semplice e lineare. Tutte queste meccaniche si applicano anche al PvP, che può essere giocato in modalità 1vs1 o tutti contro tutti fino a 3 giocatori, senza introdurre varianti rispetto a quanto appreso nella modalità “offline”.

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Parliamo della grafica, uno dei punti forti del gioco, come già accennato. Grazie all’uso eccellente dell’Unreal Engine 5, Empire of the Ants offre ambientazioni incredibilmente dettagliate, con un livello di precisione e bellezza visiva sorprendente, il tutto mantenendo un solido frame rate di 60FPS senza alcun calo. Sebbene il gioco sia bloccato a 60, non si avverte come una mancanza, considerando la natura strategica dell’esperienza. Tuttavia, un difetto evidente è rappresentato dalla visuale in terza persona, che non sempre consente una panoramica chiara della situazione, rischiando di farci perdere eventi cruciali per la vittoria. Questo ci costringe spesso a spostarci rapidamente da un punto all’altro della mappa per ottenere una visione d’insieme più precisa.

In conclusione, Empire of the Ants si presenta come un gioco di strategia semplice e diretto, che richiede il minimo indispensabile per essere efficace ed evitare una sconfitta disastrosa. La trama, basata su un romanzo, funge da filo conduttore durante l’avventura, che si rivela essere un lungo tutorial per il PvP. Anche se le missioni secondarie risultano poco coinvolgenti, il loro ruolo ai fini narrativi è importante. Il gioco soffre leggermente per i limiti della visuale in terza persona, ma si basa su fondamenta solide, offrendo un’esperienza strategica immediata e senza troppi fronzoli.


8

Voto CGC

Recensione Empire of the Ants

Empire of the Ants si presenta come un gioco di strategia semplice e diretto, che richiede il minimo indispensabile per essere efficace ed evitare una sconfitta disastrosa.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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