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CGCReviews: For the King II

Un sequel che spinge sull'acceleratore, oppure no?

For the King II

For the King II, il secondo capitolo della serie sviluppata da IronOak Games e pubblicata da Curve Games, è ora disponibile ufficialmente su PC (Steam).

For the King II è il sequel diretto di For the King, ed è ambientato una ventina di anni dopo gli eventi del primo capitolo, proseguendo la storia di Fahrul ricca di gioghi di malvagi oppressori. Ma questo secondo capitolo, riesce davvero a spingere sull’acceleratore e condurre a nuove profondità del genere TTRPG, o si adagia sugli allori proponendo solamente un more of the same senza decise novità? Quello che è certo, per quanto riguarda la sua valutazione, è che non potrà mai essere inferiore a quella del predecessore, dato che la base del gameplay che fonde D&D e il genere roguelike è rimasto invariato e sempre unico a modo suo.

For the King II, però, proprio per via del grande successo del primo capitolo, ha scarpe decisamente molto grandi da dover riempire. Tra le novità più attese c’è sicuramente un’espansione del multigiocatore, che ora arriva a quattro player invece che tre, e un grande focus sul miglioramento delle prestazioni rispetto al prequel. Man mano che avanzeremo nella recensione, vi spiegherò se siano riusciti in questa impresa o meno.

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L’introduzione di For the King II è dedicata ad una ricapitolazione degli eventi accaduti nel primo gioco, dando la possibilità anche ai nuovi giocatori che ci si avvicinano di avere una infarinata di base sulla trama e su ciò che si potrebbe andare a scoprire e/o trovare. Il tutorial proposto è assolutamente dettagliato e, grazie al cielo, non si rende come un ostacolo per la prima avventura intrapresa (a differenza del primo For the King). Questo permette di imparare fin da subito lo stile del gameplay, seppur sia abbastanza semplice, e ci consente di partire a cannone con strategia e tattica.

Per coloro che hanno giocato al predecessore, For the King II risulta immediatamente familiare nei controlli e nelle meccaniche; ma attenzione, questo non significa che sia semplicemente tutto copiato ed incollato, dato che le fondamenta sono già impostate ma, tutto ciò che ci viene costruito sopra, ha un lavoro di fondo davvero incredibile.

Tra di queste “nuove costruzioni” troviamo molteplici nuove classi che vengono aggiunte alle già esistenti, tantissimi set di equipaggiamento, nuovi NPC e, come accennato precedentemente, la possibilità di giocare in quattro giocatori. Ogni aspetto aiuta a donare al titolo un design unico e ancora più vicino al genere da cui prende ispirazione. C’è da dire, però, che anche in questo For the King II gli NPC hanno un ruolo solamente marginale per l’avventura, dato che non interagiranno mai con il mondo che li circonda.

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Purtroppo, però, nonostante tutte le nuove caratteristiche e meccaniche siano sicuramente un plus all’esperienza di For the King II, è impossibile passar sopra alla mancanza di alcuni aspetti fondamentali. Il gioco, nella sua interezza, è davvero godibile e piacevole, ma alcuni pezzi mancanti si fanno sentire con un gran peso sull’esperienza complessiva. Una delle nuove caratteristiche è la possibilità di vedere le statistiche e l’inventario dell’intero gruppo alla raccolta di un qualsiasi oggetto, semplificando il processo del sapere chi ne ha più bisogno. Questo, però, non si applica in ogni occasione, dato che armi ed armature spesso non mostreranno un confronto con quelle già equipaggiate dal party, lasciando la sistemazione di questi pezzi ad un momento successivo.

Anche alcuni elementi frustranti del sistema di combattimento sono stati importati 1:1 in For the King II dal predecessore. Anche qui potremo utilizzare un’azione primaria e una secondaria applicata al movimento. A differenza di buona parte dei TTRPG, potremo solamente eseguire queste azioni in un ordine specifico (secondaria -> primaria) e, inoltre, non potremo nemmeno posizionare i membri del party a piacimento all’inizio di uno scontro. Sono tutti elementi tattici e strategici di cui For the King II aveva un disperato bisogno.

E parlando proprio di esplorazione e combattimento, è palese che For the King II sia molto più incentrato sul giocare in compagnia che in solitaria. Il giocatore singolo, data anche l’aggiunta del quarto personaggio giocabile, risulta molto più noioso e macchinoso per via del dover controllare turno dopo turno ognuno dei membri del gruppo. Ovviamente, in multigiocatore questo non accade, e ciò che prima era noioso si tramuta in emozionante, dati i ritmi più rapidi e una moltitudine di “cervelli pensanti” in più.

In conclusione, For the King II è un ottimo titolo di ispirazione TTRPG, e un buonissimo sequel, ma che prende 1:1 alcuni dei problemi e difetti del predecessore, rendendo ancora più palesi le sue mancanze. Si tratta di un gioco davvero buono sotto ogni aspetto, anche in singleplayer, che riesce egregiamente ad omaggiare il successo del primo capitolo portando sul tavolo diverse novità sul combattimento, sull’esplorazione e una co-op più espansa. Insomma, For the King II è un titolo da provare sicuramente, meglio se con amici, dato che potrebbe prendervi per davvero molte ore.


8

Voto CGC

Recensione For the King II

For the King II è un ottimo titolo di ispirazione TTRPG, e un buonissimo sequel, ma che prende 1:1 alcuni dei problemi e difetti del predecessore, rendendo ancora più palesi le sue mancanze.

*Si ringrazia Curve Games per i codici PC forniti

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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