Jusant, il nuovo titolo d’avventura di arrampicata sviluppato e pubblicato da DON’T NOD, è ora disponibile su PS5, Xbox Series e PC (Steam / Microsoft Store).
Jusant è uno di quei titoli nei quali, a differenza della ormai (ahimè…) normalità dove c’è bisogno di narrare ogni cosa che il protagonista deve fare, regna invece il silenzio sovrano. Il protagonista di Jusant non ha un nome e non ha una voce. Non troveremo nemmeno NPC con cui dialogare durante la nostra avventura; tutto ciò che dovremo fare sarà scalare delle rovine di un’antica civiltà. Tutto la narrazione è basata sul mondo che ci circonda e la sua ambientazione, oltre che per delle note scritte che ci diranno qualcosa in più sulla storia di questo posto.
Cercando di rimanere lontano da spoiler, seppur sia difficile in giochi come Jusant, vi darò solo un’infarinata. Il nostro obbiettivo sarà quello di scalare un colossale pilastro di roccia, casa di una civiltà ormai non più presente. È facile capire come esistesse una vera e propria gerarchia in questa società, con persone più povere sul fondo che basano tutto sull’agricoltura, e i più benestanti ai piani superiori. Questa formazione rocciosa sorge da un mare che si è ritirato ed è ora un deserto. Dato che la civiltà che li viveva fondava tutto, non solo sull’arrampicata, ma anche sulla presenza dell’acqua, tutto andò in malora. Poi arriviamo noi e, man mano che scaliamo, in qualche modo riusciamo a ripristinare le cose.
L’unica vera interazione con il mondo di Jusant sarà l’arrampicata stessa. Abbiamo una corda con una lunghezza massima fissa, con il colore che cambia a schermo per indicarci quanta ancora sia disponibile. Per scalare, controlleremo singolarmente ogni mano (grilletti con gamepad e tasto sinistro e destro con mouse), e dovremo tenere premuto per mantenere la presa; rilasciando il pulsante, ovviamente, rilasceremo anche la presa. I movimenti sono davvero fluidi e, una volta padroneggiati in un paio di minuti, sarà tutto molto gratificante. Ci sarà davvero un bel da farsi per scalare, visto che le strade possibili non sono sempre visibili alla prima occhiata e talvolta dovremo fermarci un attimo a ragionare.
Ci sarà anche una barra della resistenza in Jusant che è possibile ricaricare stando fermi un attimo. Avanzando, e salendo di quota, si aggiungeranno anche altri elementi oltre che la semplice scalata: questi includono salti per raggiungere appigli più distanti, o farci aiutare dal nostro piccolo compagno acquatico per far crescere piante, e così via. Delle volte sarà anche necessario posizionare manualmente dei chiodi da scalata per mantenere la corda ed evitare una nostra possibile caduta. Seppur non sia possibile cadere più di un tot., in alcuni momenti mi ha ricordato molto Only Up!. La telecamera, durante la scalata, rimane fissa su di noi, ma possiamo comunque spostarla manualmente se non dovessimo trovarci bene.
Come detto, pian piano che saliremo, sfiorando persino la neve sulla cima, l’ambientazione cambierà continuamente e gradualmente. Questo permette a Jusant di non stancare mai nemmeno visivamente, oltre che vengono aggiunte nuove sfide ed ostacoli area dopo area per tenere il gameplay sempre fresco. Tutto questo però non è solamente lavoro artistico, dato che si ricollega alla narrativa. Possiamo trovare stanze segrete con murales da decifrare, antiche sculture e conchiglie che hanno catturato i suoni di quei tempi passati e che possiamo ascoltare, così come documenti e lettere. Il mondo di Jusant è veritiero e, proprio per questo motivo, risulta anche emotivamente forte.
Tutto di Jusant è fatto in modo davvero eccelso. C’è comunque un pizzico di sfida non indifferente da tenere in considerazione, dove potremmo provare frustrazione e rabbia se non dovessimo riuscire ad arrampicarci efficientemente. È anche possibile considerarlo semplicemente un puzzle-game e scalare il più velocemente possibile verso la cima in stile speedrun, ma facendo ciò ci si perderebbe tutta la storia e narrazione che gli sviluppatori hanno voluto inserire e sulla quale hanno riposto molti sforzi nella cura. Considerate che il titolo, preso con la calma per cui è ragionato, durerà circa 5/6 ore.
Per concludere, Jusant è un ottimo titolo narrativo e puzzle, che ci porterà in una silenziosa avventura d’arrampicata su di una gigantesca guglia di roccia nel mentre che scopriamo cosa è accaduto a questo luogo. L’assenza di dialoghi è una cosa che può spiazzare tanti giocatori, ma è d’altro canto un qualcosa di davvero apprezzato e che lascia a noi giocatori interpretare e capire ciò che il team di sviluppo ha voluto raccontarci. È un titolo che, se amate il genere, è sicuramente un must-play.
8
Voto CGC
Recensione Jusant
Jusant è un ottimo titolo narrativo e puzzle, che ci porterà in una silenziosa avventura d’arrampicata su di una gigantesca guglia di roccia nel mentre che scopriamo cosa è accaduto a questo luogo.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.