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CGCReviews – RoboCop: Rogue City

Sia macchina che uomo.

RoboCop: Rogue City

RoboCop: Rogue City, il nuovo titolo sviluppato da Teyon e pubblicato da Nacon, è ora disponibile su PS5, Xbox Series e PC (Steam / EGS).

Novità da Channel 9: Benvenuti a Detroit, una città del Michigan dove le attrazioni principali sono criminalità super elevata e spaccio di NUKE (una particolare sostanza stupefacente) senza controllo. Infatti, questa città spicca per il tasso di criminalità più elevato al mondo. Ma nessun problema, RoboCop è qui per portare ordine in una città completamente allo sbaraglio. Sia uomo che macchina, RoboCop serve nel corpo di polizia di Detroit con la sua collega Anne Lewis, e insieme portano l’ordine e la legge. Tra l’altro, Peter Weller, l’iconico attore originale ritorna nei panni di Alex Murphy dopo 30 anni.

Ma partiamo con ordine: per chi non conosce tutta la storia, RoboCop: Rogue City si svolge tra gli eventi dei film RoboCop 2 (1990) e RoboCop 3 (1993), in una storia originale che non chiarisce totalmente le origini del nostro eroe. Difatti, vi riporto al primo film di RoboCop (1987), che vi racconterà in modo più approfondito le sue origini. In sintesi, l’agente di polizia Alex Murphy, dopo uno “sfortunato incidente”, viene trasformato dalla O.C.P. (Omni Consumer Product) in un ibrido mezzo uomo e mezzo macchina, adibito a forza di polizia a risposta rapida, attivo 24/7, per ripulire il crimine da Detroit City. Tutto questo per permettere alla O.C.P. di costruire Delta City, una megalopoli utopistica.

CGCReviews - RoboCop: Rogue City 1

RoboCop: Rogue City inizia con lo sventare un attacco verso Channel 9, da parte della gang dei Torch Heads, insieme alla sua fidata Anne. In questa missione introduttiva, verremo introdotti alle prime meccaniche di gioco. Come ogni classico FPS, possiamo usare sia il corpo a corpo che sparare con la nostra Auto 9 (la pistola automatica canonica di RoboCop) per devastare i nostri nemici. Lo notiamo subito tramite headshot spettacolari che sfoceranno in un tripudio di sangue e cervella. Anche afferrare i nemici più leggeri per scaraventarli o lanciare a loro oggetti è davvero soddisfacente. Evidenzio inoltre la presenza di altre armi ottenibili dai nemici caduti: inizialmente efficaci, ma man mano che si procede risulteranno meno utili.

Nella nostra camminata implacabile verso l’ultimo piano dell’edificio, troveremo delle prove del crimine che spaziano tra vari oggetti, droga, documenti ecc… Questi aumenteranno i nostri punti esperienza che ci faranno salire di livello, grazie al quale potremmo prendere delle abilità che ci aiuteranno a portare ordine nella città. L’albero abilità è suddiviso in differenti categorie tra: Combattimento, Corazza, Vitalità, Ingegneria, Concentrazione, Scansione, Deduzione e Psicologia. Ognuno di essi aumenta parametri e garantisce abilità uniche, come rallentare il tempo o avere una corazza maggiorata, fino al poter riprendere vita dalle centraline elettriche.

Le abilità di RoboCop: Rogue City non si fermano solo ai combattimenti, però, ma possono servire per aprire casseforti o sbloccare opzioni di dialogo extra. Alla fine, tutto quello che avremo fatto e a seconda degli obbiettivi che porteremo a termine, saremo valutati con il sistema valutazione O.C.P. che ci darà un voto delle nostre prestazioni, similmente a quanto accade in un titolo d’azione alla Devil May Cry. Conclusa la prima missione, seguiranno poi i vari eventi del gioco che ci porteranno a chiederci se siamo più macchina che uomo, o viceversa, facendoci rivivere alcuni traumi del nostro passato e bombardandoci di echi di eventi accaduti prima di questo momento di trama.

CGCReviews - RoboCop: Rogue City 2

RoboCop: Rogue City non è solo uno shooter in prima persona, ma è totalmente open-map e presenta degli elementi da GdR, con tanto di dialoghi e scelte multiple che porteranno cambiamenti nella città e a come verremo visti dai suoi abitanti; ma soprattutto, di come tu ti vedi tra l’essere più macchina o più uomo. Nella mappa troveremo missioni secondarie ed oggetti che aumenteranno gli XP, nonché infrazioni, come cittadini che parcheggiano vicino agli idranti e sarà nostro dovere rilasciare una multa o semplicemente un avvertimento verbale: a voi la scelta. I dialoghi sono ben scritti e portano talvolta ad humor esilarante da parte del nostro protagonista.

Nei nostri raid polizieschi possiamo avere la fortuna di trovare dei chip O.C.P., fulcro del potenziamento della nostra Auto 9 che li donerà una potenza smisurata, dalla penetrazione delle armature allo sparare illimitatamente senza mai ricaricare. Ovviamente è tutto facile a parole, però dovremmo trovare dei chip appositi che deviano l’energia nella scheda della pistola per portarla verso i vari nodi, evitando i nodi rossi che depotenzieranno le nostre statistiche. Insomma, dovremmo star attenti alla posizione in cui decidiamo di posizionarli.

Passando ai personaggi di RoboCop: Rogue City, dentro la centrale di polizia possiamo vedere tantissimi volti canonici, che per i fan sarà bellissimo incontrare. Sono tutti fedelissimi alle controparti dei film, sia di aspetto che di carattere. Riguardo agli NPC, ho visto incertezze nei volti che risultano non bellissimi e un tantino di plastica, che possono risultare fuori contesto vista l’ambientazione realistica. Tutto sommato, sono comunque godibili nella loro interezza. E parlando proprio dell’ambientazione, questa è molto ben realizzata, mostrando una Detroit decadente e marcia per l’alta criminalità, regalando scorci davvero impattanti e che fanno respirare l’aria malsana della città. Le tecniche di illuminazione utilizzate sono davvero affascinanti, con riflessi ed ombre molto curati anche senza l’utilizzo di Ray-Tracing.

CGCReviews - RoboCop: Rogue City 3

La colonna sonora di RoboCop: Rogue City presenta la soundtrack iconica dei film, cosa che mi ha fatto balzare il cuore a mille. Il doppiaggio è solamente in lingua originale inglese, con la vera voce di RoboCop. Comunque, nel complessivo il doppiaggio è ben curato, tranne per qualche personaggio secondario ma di meno importanza a livello narrativo. Tra le altre caratteristiche del gioco, troviamo nelle impostazioni opzioni come DLSS e, lato accessibilità, per chi soffre di motion sickness è presente una rimozione o smorzamento del tremolio della visuale; peccato per l’assenza di opzioni dedicate al daltonismo o, comunque, ulteriori impostazioni di accessibilità per i meno fortunati.

RoboCop: Rogue City, presenta inoltre una distruttività dell’ambiente che è limitata solo ad alcune zone della mappa, ma quelle poche che possono essere distrutte sono molto scenografiche, regalando molti giochi di luce e detriti. Purtroppo ho riscontrato cali di framerate in tre zone che avevano molti effetti all’attivo. Segnalo anche un bug che può bloccare la progressione nella missione “Spike In a Haystack”, dove la guardia sarà compenetrata con il terreno e non si sposterà, impedendoci di passare. Son riuscito a risolvere ricaricando la partita e recandomi direttamente alla missione senza fare secondarie o altro prima. Inoltre, ho rilevato svariati crash del gioco con Fatal Error che si presentavano alla fine di un combattimento.

In conclusione, RoboCop: Rogue City è un ottimo titolo che mette buone basi per futuri giochi basati su film e fumetti degli anni passati, con un sistema di shooting semplice ma soddisfacente, e non accontentandosi di essere uno sparatutto in prima persona qualsiasi, ma risaltando grazie alle sue meccaniche GdR e i suoi dialoghi e scelte morali. Ovvio, non ci troviamo tra le mani un diamante grezzo senza imperfezioni, dato che troviamo problemi di vario tipo, ma è comunque un’esperienza valida per i fan.


7

Voto CGC

Recensione RoboCop: Rogue City

RoboCop: Rogue City è un ottimo titolo che può gettare le basi per futuri giochi ispirati alla serie, ma presenta comunque problemi e difetti che potrebbero far godere molto di meno l’esperienza.

*Si ringrazia Nacon per il codice PC fornito

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Alessandro Zingariello

Nato nel 1996, coltivo la mia passione fin dai 4 anni. Ho cominciato a giocare con mio padre a Space Invaders su PlayStation e lì è nato il mio amore per i videogiochi.

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