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CGCReviews: The Talos Principle II

Un sequel davvero all'altezza?

The Talos Principle II

The Talos Principle II, il secondo capitolo del puzzle game sviluppato da Croteam e pubblicato da Devolver Digital, è ora disponibile su PS5, Xbox Series e PC (Steam / EGS).

Ormai a fine 2023, è veramente difficile trovare un buon puzzle game con rompicapi intriganti… ma è ancora più complicato trovare un ottimo puzzle game con una buona storia di sottofondo che ci spinge ulteriormente ad andare avanti. Gli unici titoli che hanno offerto qualcosa di simile, in tempi recenti, sono la serie di The Room e The House of Da Vinci, dove il primo The Talos Principle introduceva una narrativa che risultava più filosofica che altro. The Talos Principle II, invece, fin dal primissimo avvio di una nuova partita, si mostra a noi giocatori come un gioco di risoluzione di rompicapi con una narrativa a guidare le nostre azioni.

Se non avete giocato al primo capitolo, è giusto fare un piccolo recap: l’umanità è stata completamente spazzata via da una pandemia mortale ma, prima di venir completamente sterminati, alcuni scienziati sono riusciti a creare una simulazione nella quale “allevare” una nuova umanità sintetica, utilizzando la filosofia e gli enigmi come addestramento. La fine del predecessore arrivava con la fuoriuscita dalla simulazione, diventando il primo androide pensante a mettere piede sulla Terra. Ecco: in The Talos Principle II siamo invece il 1000° ed ultimo umano (difatti, il protagonista si chiama 1K) ad uscire dalla simulazione per cominciare la nostra nuova tranquilla vita… ma tutto viene interrotto dall’apparizione di Prometheus che ci dirigerà verso una misteriosa isola.

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Come detto precedentemente, il primo gioco incentrava tutto sulla risoluzione di enigmi, utilizzando dei quiz a scelta multipla come background narrativo. In The Talos Principle II, invece, il team di sviluppo è riuscito a donare un maggiore equilibrio al tutto, portando la narrativa in primo piano e dandoci uno scopo per le nostre azioni. Questo viene amplificato dal fatto che in questo titolo c’è una civiltà con cui discutere, che sia attraverso messaggi testuali o parlando viso a viso. E devo dire che queste sezioni (che spesso sono discussioni) sono anche abbastanza intriganti e spezzano correttamente il ritmo del gameplay.

Nonostante si tratti di Androidi sintetici, l’intero cast è totalmente umano, ognuno con un proprio carattere e le proprie idee. Spesso ci sarà della filosofia dietro ai loro pensieri e dubbi, ma proprio per il potere della narrazione, quando queste è scritta bene ed esprime a dovere i suoi personaggi, le cose funzionano a dovere e risultano interessanti e veritiere ai nostri occhi. Non avremo sempre la risposta giusta ad ogni domanda, ma The Talos Principle II fa comunque ottimamente il suo lavoro nel renderci partecipi, pur essendo talvolta conversazioni totalmente facoltative.

Passando al gameplay, essendo comunque il fulcro del titolo, ci ritroveremo dinnanzi ad una enigmatica megastruttura, con mille domande sul cosa significhi la sua presenza per la nuova civiltà. Indagare su questa struttura richiederà la risoluzione di moltissimi puzzle, il tutto circondato da allegorie mitologiche e scenari mozzafiato. Il mondo di The Talos Principle II è suddiviso in dodici zone open-map, ognuna con il proprio bioma distinto e nel quale dovremo vagare per trovare ogni cosa.

Ognuna di queste aree avrà otto enigmi obbligatori da dover completare, due facoltativi, e qualche altro luogo extra e segreto che offriranno un collezionabile o un documento. Le Scintille di Prometeo, uno dei collezionabili che potremo trovare un po’ ovunque per le mappe, fungono da gettoni bypass dei puzzle, permettendoci di saltare la sua risoluzione nel caso lo trovassimo troppo difficile o non riuscissimo a giungere ad una soluzione. Non preoccupatevi però se avete utilizzato una o più Scintille, dato che risolvendo l’enigma in un secondo momento ci verrà restituita. Questo rende l’esplorazione davvero gratificante e soddisfacente, oltre che un buon metodo per esplorare un mondo stilisticamente emozionante.

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Gli enigmi che ci vengono presentati sono tutte sfide autonome e risultano perfettamente sintonizzati con l’area nella quale ci troviamo. Avremo diversi oggetti da poter (e dover) utilizzare per completarli. Spesso, questi oggetti andranno “combinati” nelle loro interazioni per un risultato differente, ma troveremo anche classici cubi su cui posizionarci sopra (o piazzare uno strumento per alzarlo da terra) o per tener premuti i pulsanti. Comunque, principalmente giocheremo con il reindirizzare laser colorati ai ricevitori, superare campi di forza, e così via.

The Talos Principle II fa di tutto per tenerci sempre con l’attenzione alta e non ammorbarci, andando a modificare, rispetto al predecessore, anche i più semplici enigmi di connessione laser. Troviamo diversi nuovi dispositivi, come invertitori, convertitori (unire due colori per formarne un terzo), accumulatori (per creare nodi portatili), ma le novità non finiscono qui. Vediamo anche l’introduzione di strumenti di tunneling che possono aprire temporaneamente fessure in apposite pareti, piattaforme portatili, corpi extra tra cui scambiarci, e altro ancora.

Nonostante questi gadget siano davvero tanti, The Talos Principle II ce li introduce gradualmente, livello dopo livello, aumentandone la difficoltà di utilizzo con le iterazioni successive, aggiungendolo alla pool di oggetti disponibili nei puzzle. Questo, però, potrebbe non essere sempre vero: trovandoci in un open-map, è tranquillamente possibile risolvere prima il puzzle n°8 che il 1°, cosa che rompe totalmente l’integrazione “tutorial” dei nuovi dispositivi. Comunque, buona parte di questi oggetti hanno sinergie tra loro con soluzioni davvero soddisfacenti una volta raggiunte, motivo per il quale, nonostante ci troviamo davanti un titolo dalla durata di oltre 30 ore se vogliamo completare ogni cosa e trovare ogni segreto, la formula riesce a tenere botta perfettamente.

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Se il primo capitolo offriva poco a livello visivo, in The Talos Principle II ogni stanza ha un design accattivante e tutto suo, oltre che ben integrati con l’ambiente di gioco. Graficamente parlando, il titolo ha molto da dimostrare, soprattutto sul suo sistema di illuminazione. C’è però da dire che il gioco soffre parecchio a livello di prestazioni, anche su macchine decisamente performanti. Comunque, esplorare, parlare e risolvere enigmi è totalmente fluido, a differenza del primo The Talos Principle.

Purtroppo, ci sono anche delle parti un po’ meno interessanti in The Talos Principle II. Questi momenti comprendono la risoluzione di puzzle secondari nel quale combinare nella posizione corretta dei blocchi in stile Tetris, oppure la costruzione di ponti per attraversare dei baratri. Sono spesso molto brevi, non portandoci via chissà quanto tempo, ma non di meno noiosi da dover risolvere rispetto a tutto il resto. E quando questi rompono il bel ritmo di narrazione ed enigmi, anche nel caso volessimo intraprendere più di un playthrough, la cosa diventa ancora più fastidiosa.

Per concludere, The Talos Principle II dimostra come sia possibile creare un puzzle game emozionante, con un mix perfetto di enigmi e narrazione filosofica intrigante, il tutto in un mondo stilisticamente mozzafiato. Per gli amanti del genere è sicuramente un must-play, ma è tranquillamente possibile giocarlo anche se volete semplicemente seguire la sua storia, non essendo comunque un titolo troppo impegnativo per le nostre povere menti. Inoltre, non è nemmeno necessario aver giocato al primo capitolo per capire gli eventi, sicuramente un plus per tutti coloro che vogliono approcciarcisi.


8.5

Voto CGC

Recensione The Talos Principle II

The Talos Principle II dimostra come sia possibile creare un puzzle game emozionante, con un mix perfetto di enigmi e narrazione filosofica intrigante, il tutto in un mondo stilisticamente mozzafiato.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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