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CGCReviews – Suicide Squad: Kill the Justice League

Giustizia non è stata fatta...

Suicide Squad: Kill the Justice League

Suicide Squad: Kill the Justice League, il nuovo titolo di Rocksteady Studios pubblicato da Warner Bros. Games, è ora disponibile su PS5, Xbox Series e PC (Steam / EGS).

Quando Suicide Squad: Kill The Justice League fu annunciato, rendendo fin da subito noto che sarebbe stato ambientato nello stesso Arkhamverse dei titoli precedenti di Rocksteady Studios, mi son chiesto come avrebbero potuto fare a rigirare la frittata in modo corretto per costruire un sequel degno della serie. Purtroppo, però, tutto il castello di carte crolla sotto il peso di una storia troppo di scarso livello, accompagnata da un gameplay estremamente noioso e dannatamente ripetitivo, cosa che lascia solamente un po’ di amaro in bocca alla fine.

Suicide Squad: Kill The Justice League si distacca dalle radici action del passato ed abbraccia un gameplay sparatutto in terza persona attraverso ambientazioni prettamente urbane, dove gli scontri a fuoco sono il fulcro della sua natura. Il nostro gruppo è ovviamente composto da Harley Quinn, Deadshot, Capitan Boomerang e King Shark, i classici membri della Suicide Squad di DC. Questi dovranno farsi strada attraverso una Metropolis devastata, con l’obiettivo di sconfiggere tutti i supereroi che sono sotto il controllo mentale di Brainiac.

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Ognuno dei nostri quattro protagonisti in Suicide Squad: Kill The Justice League ha un proprio stile di gioco differente, così come un albero di crescita unico verso una specifica specializzazione. Tutto quanto, però, si riduce al semplice “spara, spara” e a un po’ di parkour tra i palazzi della città. Il sistema di movimento, soprattutto quello acrobatico, è un po’ complesso da capire, ma c’è da dire che una volta padroneggiato, almeno questo risulta rapido e divertente, offrendo un senso di mobilità e velocità valido. Questo, però, risulta in un quadro combattivo davvero troppo movimentato, costringendoci ad un continuo spostamento per poter anche solo sparare ad un nemico.

L’HUD di Suicide Squad: Kill The Justice League sicuramente non aiuta, essendo incredibilmente invasivo e fin troppo esagerato ed inutile. Per questo motivo, risulta spesso difficile capire (e vedere) cosa sta succedendo intorno a noi. La soluzione al problema, per Rocksteady Studios, è stata quella di permettere la rimozione totale dell’interfaccia… quando sarebbe bastato uno slider per lo scaling. Il problema è ancora maggiore se si tiene conto che i nemici hanno un design molto semplice e generico, non solo riducendo al minimo il senso di varietà, ma anche rendendoli ancora meno visibili in un ambiente molto “sporco”. Posso contare su una mano sola le volte che son rimasto gratificato da uno scontro.

Se i precedenti aspetti sono davvero troppo mediocri, non si può dire lo stesso per quanto riguarda animazioni e modelli dei personaggi, che offrono delle espressioni facciali eccellenti e davvero viste di rado nell’ambiente videoludico. Peccato che la narrazione in se non sia nulla di eclatante, dove quasi tutto si riduce a cattivi che urlano e dicono frasi classiche da cattivone. Ci sono momenti della trama dove ho trovato davvero incoerente il tutto, arrivando quasi a rendere i personaggi principali stessi come elementi di sfondo o poco più.

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C’è anche, ovviamente, un sistema di progressione e potenziamento in Suicide Squad: Kill The Justice League, il che avviene con il completamento delle attività secondarie. Questo è un altro punto sul quale il gioco crolla miseramente; alcuni obiettivi di queste missioni richiedono il fare solamente azioni troppo specifiche, cosa che rovina quel poco di buono che c’è nel sistema di combattimento, limitando ogni possibilità a nostra disposizione. Le missioni principali, invece, hanno una qualità sicuramente maggiore, soprattutto quelle contro la Justice League, seppur anche in questo caso si nota una cura minimale sotto alcuni aspetti, soprattutto narrativi.

Suicide Squad: Kill The Justice League si nota come sia stato concepito e sviluppato come gioco co-op. La campagna è davvero molto breve, cosa che apre le porte alla rigiocabilità in online con amici, o perché no, anche gente a casaccio. Il gioco brilla sicuramente maggiormente in cooperativa, seppur ci si trovi comunque davanti ad un prodotto che non si può considerare assolutamente sufficiente. Senza parlare delle attività post-campagna, che si riducono al fare le stesse missioni viste già più e più volte. E se siete giocatori PC, tenete conto anche delle prestazioni terribili del titolo, dove anche hardware di fascia alta fanno fatica a tenerlo stabile.

Per concludere, Suicide Squad: Kill The Justice League è un titolo che non rende assolutamente giustizia all’Arkhamverse, proponendo un gioco che difficilmente può essere considerato sufficiente. La serie di Batman di Rocksteady è stata davvero un punto di forza per la società, che non riesce però a riproporre quelle stesse atmosfere (e livello qualitativo) visto nei loro precedenti prodotti. Se siete incuriositi, provatelo, lo stile di gioco “sbarazzino” potrebbe comunque essere nelle vostre corde, ma tenete sempre presente che potreste rimanere delusi dall’esperienza, come è successo a molti di noi.


5.5

Voto CGC

Recensione Suicide Squad: Kill The Justice League

Suicide Squad: Kill The Justice League è un titolo che non rende assolutamente giustizia all’Arkhamverse, proponendo un gioco che difficilmente può essere considerato sufficiente.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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