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CGCReviews: Gray Dawn

Un horror molto particolare, ora anche su Xbox.

Gray Dawn

Gray Dawn, il titolo horror sviluppato e pubblicato da Interactive Stone, è ora disponibile su Xbox Series e Xbox One, insieme alla precedente versione per PC (Steam / EGS).

Gray Dawn è un titolo che abbraccia molto tematiche e racconti a stampo religioso, utilizzati per formare una storia basata sulle responsabilità, sulla perdita e sulla morte. Non preoccupatevi se non masticate queste tematiche, dato che la narrativa aiuta a non far perdere i significati e riferimenti più importanti, rendendo la storia godibile e apprezzabile da chiunque. Si tratta infatti di un thriller/horror molto cupo e oscuro, ma anche deprimente a tratti, dove la sua breve durata aiuta senz’altro a rendere l’esperienza ottimale per tutti gli appassionati del genere.

Il nostro protagonista è un prete alle prese per far riabilitare il proprio nome dopo esser stato accusato di aver assassinato un bambino all’interno della sua parrocchia. Con questa premessa già non estremamente allegra, scopriremo che l’atmosfera diventerà sempre più pesante man mano che proseguiremo nella storia, arrivando a mostrare immagini estremamente grafiche con resoconti di bambini uccisi e/o mutilati, ma anche immagini religiose di vario tipo. Passeremo dalla realtà alle sue sfaccettature più irrealistiche, dove dovremo seguire le istruzioni di un morto per trovare oggetti utili alla nostra fuga.

CGCReviews: Gray Dawn 1

Gray Dawn, infatti, consiste nell’esplorare tutte le aree che ci verranno presentate per trovare oggetti, talvolta in modo un po’ troppo macchinoso a dire il vero, ma le icone a comparsa aiutano molto nel farci capire se è possibile interagire con un dato oggetto, se dobbiamo fare altro prima, o se è semplicemente oggettistica di sfondo per l’estetica. Durante il nostro percorso troveremo svariati enigmi, ma questi risultano davvero troppo banali e semplici, seppur aggiungono un pizzico di “gameplay” all’interno di un titolo che non ne ha molto all’attivo, arrivando spesso ad essere un walking simulator.

Avanzando nella trama di Gray Dawn, sbloccheremo una sorta di potere che ci permetterà di far cambiare stagione, permettendoci di conseguenza di aprire una porta precedentemente bloccata o liberare un percorso inagibile. Questa meccanica, che risultava tra le più interessanti all’interno del gioco, purtroppo ci viene rimossa non troppo tempo dopo, facendo ritornare tutto al classico gameplay un po’ statico con cui abbiamo a che fare dall’inizio alla fine.

CGCReviews: Gray Dawn 2

L’obbiettivo in Gray Dawn, che ci viene spiegato nelle primissime battute del titolo, è quello di trovare tutte e otto le icone per avere accesso al finale buono… ma nessuno ci dice che queste possono essere perse e mai più recuperabili se le saltiamo, dato che avanzando, spesso, le strade alle nostre spalle verranno sigillate per sempre. Vero che il titolo è abbastanza breve da farsi rigiocare, ma non sarebbe stata sgradita una spiegazione migliore.

Un punto su cui invece casca terribilmente Gray Dawn, soprattutto per quanto riguarda la sua versione Xbox, è l’assenza di impostazioni basiche e fondamentali di ogni titolo. L’assenza di opzioni per il campo visivo sono davvero troppo limitanti per chi soffre di motion sickness (chinetosi in italiano), così come l’impossibilità di poter invertire gli assi delle levette analogiche è una gravissima mancanza quasi inaccettabile a fine 2023.

Comunque, per concludere, Gray Dawn risulta un titolo horror narrativo breve, con tematiche forti, davvero interessante e godibile, ma che mostra il fianco troppo spesso, soprattutto nella versione Xbox. Gli appassionati del genere troveranno sicuramente il titolo maggiormente intrigante, dato il suo distacco dalla massa, ma proprio per via delle tematiche trattate, potrebbe risultare interessante agli occhi di tutti i giocatori.


7

Voto CGC

Recensione Gray Dawn

Gray Dawn risulta un titolo horror narrativo breve, con tematiche forti, davvero interessante e godibile, ma che mostra il fianco troppo spesso, soprattutto nella versione Xbox.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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