Lightyear Frontier, sviluppato e pubblicato da FRAME BREAK e Amplifier Game Invest, sarà disponibile dal 19 Marzo come Accesso Anticipato su Xbox Series, Xbox One e PC (Steam / EGS / Microsoft Store). Il titolo sarà anche disponibile tramite Xbox Game Pass.
Lightyear Frontier è un gioco simulativo di farming, esplorazione e crafting, dove dobbiamo gestire una fattoria su un pianeta verde e rigoglioso, seppur afflitto da cataclismi tossici. Ma partiamo con ordine: la Terra è invivibile (chi l’avrebbe mai detto); anni di inquinamento hanno distrutto il pianeta, quindi vengono lanciati degli space-farmer in cerca di pianeti che possano ospitare un nuovo inizio. Da soli o con altri due amici, ci ritroviamo su un pianeta verdeggiante e pieno di piante aliene coltivabili. Una volta fatto un piccolo atterraggio d’emergenza, dovremmo recuperare il nostro Mecha. Esatto, un robot agricolo dotato di vari optional, incluso sedile riscaldato ed aria condizionata, non che una sega chiodata e molto altro che vedremo presto.
Una volta assemblato il nostro Mecha, ci toccherà recuperare gli attrezzi sparsi per la mappa; nulla di faticoso, visto gli evidentissimi fumi gialli che ci indicano la loro posizione. Abbiamo vari strumenti di lavoro: una sega chiodata, capace di tagliare legna e distruggere rocce grazie alla picca montata in cima, un fucile ad acqua per annaffiare, una spara semi, capace di seminare lotti interi a velocita assurde, e infine una spara arbusti, per ripiantare gli alberi che togliamo, perché siamo evergreen.
Nel mondo di Lightyear Frontier sono presenti molte risorse: ferro, rame, ecc…, che serviranno a sbloccare i vari crafting, ma anche fornaci, spremitori e mulini per la macina delle risorse, utili a costruire la nostra farm. Una volta scelto dove costruire, iniziamo ad edificare la nostra base. Possiamo creare una casa prefabbricata, che non solo farà avanzare il giorno, ma darà piccoli bonus a seconda della barra accoglienza quando siamo vicini ad essa. I bonus sono della tipologia raccolta maggiore di risorse o danni aumentati. Non ci sono mostri, ne tantomeno la possibilità di morire. Siamo agricoltori, non soldati, e per questo non troveremo orde di insetti che vogliono mangiarci.
Passiamo quindi al fulcro di Lightyear Frontier: i campi. Il nostro obbiettivo primario, ma anche la nostra direttiva principale, nonché nostro stile di vita. Possiamo creare zolle prefatte di medie o grandi dimensioni, altrimenti, tramite l’aratro che è un potenziamento del Mecha, potremo invece creare zone coltivabili personalizzate. Nei nostri viaggi troveremo i semi delle piante, poi piantabili, che ci daranno accesso a crafting di risorse avanzate, essenziali per potenziare il Mecha o costruire i fabbricatori.
Tra i vari crafting spiccano due in particolare: la stazione della commerciante, che ci farà vendere i prodotti, o i tesori reperibili in giro per il mondo di Lightyear Frontier, dandoci la possibilità, tramite la valuta in-game, di comprare parti nuove per il nostro Mecha (puramente estetiche) o semplicemente semenza aggiuntiva, e la postazione di potenziamento Mecha che aggancerà il nostro robot quando in prossimità, dandoci accesso alla personalizzazione ed ai potenziamenti, che spaziano da più capienza inventario a più velocità di corsa, fino a maggiori danni della sega chiodata. I potenziamenti richiedono componenti per essere installati, per cui, senza di essi, non si potrà proseguire.
Il mondo che esploriamo in Lightyear Frontier non è però tutto rose e fiori. Come accennato precedentemente, il pianeta è infettato dalle malerbe e dalle melme tossiche, ma grazie al nostro Mecha possiamo purificare le zone che, una volta ripulite al 100%, faranno spawnare nuove risorse nella zona. Rimuovendo questi pericoli biologici aumenteremo una barra progresso che, se riempita, purificherà la zona in questione.
Tutta la mappa versa in questo stato e alcune zone hanno bisogno di potenziamenti per essere purificate. I giorni passano, il meteo cambia; grazie alla stazione meteo, possiamo prevedere che tempo farà tra pioggia, sole, nuvoloso o… MORTE, come caduta di malerbe infette o piogge acide di melma tossica, che ci costringeranno a difendere i nostri campi che potranno essere distrutti. Quindi occhio a fare distese di campi, perché se giocate da soli risulta difficile proteggere tutto quanto da questi eventi “atmosferici”.
Ogni bioma, in Lightyear Frontier, ha i suoi animali che, se nutriti tramite i nidi nascosti in giro, faranno apparire più risorse. Una cosa aggiuntiva ma non essenziale, visto che non ho quasi mai dovuto usare questa meccanica. Il crafting funziona a blueprint, cioè potremo pre-posizionare gli elementi a nostro piacere, per poi completarli in un secondo momento. Una cosa stupenda per gli ossessionati della simmetria come me.
Una nota dolente è l’inventario: anche se è potenziabile, c’è un peso limite sia per noi stessi che per le chest, quindi ordinare le risorse è davvero complicato. Inoltre, il contenuto delle casse non viene condiviso automaticamente per il crafting, costringendo il giocatore a prendere gli oggetti a mano uno per uno. Possiamo anche uscire dal Mecha al bisogno, visto che se si salta male ci si può cappottare costringendoci a raddrizzarlo da fuori. Se saremo troppo appesantiti non si potrà saltare, rendendo lo spostamento con elevati numeri di risorse lento, ma non impossibile se si ha pazienza.
Per il momento, le cose da fare in Lightyear Frontier sono pochissime. C’è un mistero da scoprire purificando le zone, ma essendo un Accesso Anticipato non c’è ancora il finale, e la mancanza di contenuti è ovviamente legata a questo fattore. Il gioco è comunque già giocabilissimo, con un livello prestazionale stabilissimo (per quanto riguarda la versione PC), e una grafica splendida, regalando scorci sulla nostra fattoria davvero suggestivi. Una cosa che potrebbe non piacere è il movimento del Mecha che risulta pesante e non sempre preciso, ma la cosa è ovviamente voluta dagli sviluppatori.
In conclusione, Lightyear Frontier è un farming-sim, con elementi sci-fi azzeccatissimi, davvero valido, affiancato da un sistema di costruzione molto efficace per progettare come si deve la nostra base. Sicuramente il margine di miglioramento c’è nel suo periodo in Accesso Anticipato, ma comunque, quello che già c’è è stabile, seppur non esente da bug. D’altronde, quale gioco al giorno d’oggi non ne è pieno.
7
Voto CGC
Recensione Lightyear Frontier (EA)
Lightyear Frontier è un farming-sim, con elementi sci-fi azzeccatissimi, davvero valido, affiancato da un sistema di costruzione molto efficace per progettare come si deve la nostra base.
La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.
