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CGCReviews – Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1

L'HD Collection si rifà il nome.

Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1

Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1, sviluppata e pubblicata da Konami, è attualmente disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Switch e PC (Steam). Si tratta della riedizione dei primi tre iconici capitoli della saga, assieme ad altri contenuti bonus.

Metal Gear. Anche i più giovani arrivati nel gaming avranno di sicuro familiarità con questo franchise. Una serie che, nonostante in tempi recenti sia stata arrestata da qualche incidente di percorso, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del gaming e, aspetta anzi un nuovo arrivo con Metal Gear Solid Delta: Snake Eater.

Nata dalla mente geniale di Hideo Kojima, i Metal Gear si sono sempre distinti per migliorare la formula di gioco oltre ad aggiungere al contempo qualcosa di innovativo per il genere stealth, tanto da diventare negli anni uno standard di qualità per l’intera esperienza videoludica. L’impegno produttivo dietro a questo brand ha generato una quantità di contenuti collaterali da soddisfare qualsiasi tipo di stimolo per l’approfondimento. Tra interviste, documentari, fumetti, spin-off ed enciclopedie, la fama di Metal Gear è sempre cresciuta, tanto da non far perdere a Konami l’occasione per riunire la trilogia dei primi tre capitoli (e non solo) in un’unica collection con Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1: i più iconici ad oggi, secondo il mio parere.

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Metal Gear: dove tutto ebbe inizio.

Prima di iniziare, è opportuno fare ordine nel collocare i vari titoli facente parte di questa Master Collection. Nella Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 sono inclusi:

  • METAL GEAR & METAL GEAR 2: Solid Snake
  • METAL GEAR SOLID
  • METAL GEAR SOLID 2: Sons of Liberty
  • METAL GEAR SOLID 3: Snake Eater
  • Vol. 1 BONUS CONTENT

Non sono quindi stati ignorati i primi due Metal Gear “pixellosi”, che comunque sanciscono il vero inizio nell’ordine cronologico d’uscita della serie. Metal Gear Solid, però, è il vero inizio per la popolarità che da lì in poi avrebbe avuto la serie. Senza dedicare troppe presentazioni a questo titolo, brevemente si tratta di un action-stealth con un forte sviluppo dei personaggi e una trama strutturata sulla matrice cinematografica hollywoodiana.

Solid Snake è il protagonista incaricato di una missione segreta di massima importanza. Man mano che la storia si sviluppa, numerosi colpi di scena e retroscena si svelano, componendo uno scenario avvincente che tiene il giocatore incollato allo schermo; non solo per la narrazione, ma anche per il gameplay. Il primo gioco si distinse quindi per le numerose idee originali: dall’uso della funzione della vibrazione del controller, all’utilizzo della telecamera, oltre che ai vari segreti che arricchivano l’esperienza in toto.

Sons of Liberty, il secondo capitolo, fu uno dei cavalli di battaglia del lancio di PS2. Sfruttando un hardware infinitamente più potente, Kojima si poteva ancora di più concentrare nel rendere ulteriormente autentica l’esperienza cinematografica, realizzando sequenze d’intermezzo molto più lunghe ed articolate. Oltre a questo, fu aggiunta la possibilità di mirare in prima persona, di afferrare i nemici e di conseguenza anche poter spostare e occultare i corpi, andando così ad espandere le possibilità strategiche del nostro Snake.

Snake Eater, il terzo capitolo ma che in realtà è un prequel che narra la storia iniziale di questa epica saga. Qui, senza svelare troppo, andremo ad impersonare un personaggio sempre simile al nostro Solid Snake, ma con un nome in codice diverso: Naked Snake. Questo capitolo, ambientato per lo più nella foresta, sfruttò l’ambiente circostante per giocare con la meccanica del mimetismo. Oltre a muoversi nell’ombra, i giocatori possono utilizzare mimetiche e pitture facciali per occultarsi meglio nell’ambiente.

Ciò che rimane sempre come minimo comune denominatore nella giocabilità di questi primi tre giochi, e che viene trasposto 1:1 nella Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1, è la necessità di rimanere sempre nascosti, poiché uccidere nemici non porta mai a nessuna ricompensa rilevante.

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Master Collection: un’operazione conservativa

Cerchiamo di arrivare subito al punto di questo Vol. 1 della Master Collection, anche per comprendere meglio come approcciarci al prodotto. Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 non è una rimasterizzazione dei vecchi capitoli, con migliorie volte ad una rinnovata esperienza nostalgica, bensì una collezione fedele 1:1, nel bene e nel male. Konami aveva già adottato questa politica con altri suoi famosi brand, come Castlevania o Silent Hill. In tempi in cui il mercato digitale è sempre più in espansione, la scelta è stata quella di rendere più fruibile l’accessibilità al prodotto attraverso, appunto, gli store digitali di riferimento.

Indipendentemente da come verrà esaminata nel prossimo paragrafo, si può dire con certezza che, anche dopo aver giocato alla serie per la cinquantesima volta, ci sono ancora momenti di rivelazione e meraviglia che non hanno tempo, facendo cogliere questa Collection come un’opportunità per immergersi nella saga di Metal Gear ancora una volta o persino per la prima volta.

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Stesso Codec, stesse frequenze

Forse la parola “emulazione” potrà venirci in soccorso per capire meglio cosa ci aspetta in questa corposa confezione, ma un po’ raffazzonata. Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 include tutte le versioni regionali dei giochi inclusi, comprese le Missioni VR, oltre ad uno Special Disc contenente una miriade di contenuti bonus come: manuali d’istruzioni, concept art, musiche e approfondimenti.

I titoli principali sono suddivisi in eseguibili differenti sulla libreria e vengono lanciati ognuno separatamente. Una volta dentro al gioco, sono incluse tutte le versioni regionali, diversificate per censura e difficoltà. Purtroppo, tecnicamente, le sorgenti di gioco sembrano provenire direttamente dalle controparti Console, dando l’impressione di trattarsi di un porting in tutto e per tutto. MGS1, soprattutto, è il capitolo che più ne risente tra i tre, perché mantiene la vecchia risoluzione sotto i 720p e addirittura senza riuscire ad adattarla agli aspect ratio odierni del 16:9.

Non aiutano l’assenza di opzioni grafiche in tutta la Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1, incluso un blocco per gli FPS, controlli personalizzabili per mouse e tastiera, e l’assenza di salvataggi cloud per MGS2 e 3. Aiuta invece l’upgrade nativo che questi ultimi due titoli avevano ricevuto già ai tempi e perciò è possibile goderseli in un’esperienza più accettabile, visivamente parlando. Sostanzialmente stiamo parlando della stessa release fatta nel 2011 da Bluepoint Games. Addirittura, il menu principale del gioco è rimasto invariato, mostrando il logo dell’HD Edition della release PS3/Xbox 360. Fortunatamente, la community dei modder è già al lavoro per migliorare questa situazione, ma rimane un dispiacere vedere tanta superficialità da parte di Konami.

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Tra nostalgia e compromessi

Sebbene la mancanza delle originarie promesse di Konami possa gettare nello sconforto chi voleva approcciarsi alla trilogia originale di Metal Gear Solid con standard moderni, la collezione offre comunque trasparenza sui contenuti. Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 mette a disposizione immagini e colonne sonore per coloro che cercano contenuti extra, ma l’attenzione principale è indiscutibilmente focalizzata sui giochi stessi.

Il prezzo di €59,99 torna sicuramente a sbilanciare l’offerta, nonostante la qualità intrinseca dei titoli relegati purtroppo a un pacchetto di dubbia qualità. Diciamo che, se non ci si è mai avventurati in questa serie in precedenza, questa è l’opportunità più immediata al giorno d’oggi per farlo. Lo spazio per le critiche è di sicuro abbondante e, sarà solo la curiosità di provarlo (o riprovarlo) a decidere se ne varrà la pena ora, oppure aspettare tempi migliori.


7

Voto CGC

Recensione Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1

Metal Gear Solid: Master Collection Vol. 1 è un buon modo ad oggi di approcciarsi ad una delle serie più iconiche di sempre, con un pacchetto ricco di contenuti ma dalla dubbia qualità generale.

*Si ringrazia Konami per il codice PC fornito

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Alessandro Da Campo

Recensore di CrazyGameCommunity.it.

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