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CGCReviews – My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! -Pirates of the Disturbance-

Nella sua versione Occidentale.

My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! -Pirates of the Disturbance-

My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! -Pirates of the Disturbance-, sviluppato e pubblicato da Idea Factory, sarà disponibile su Switch il 28 Novembre. Si tratta della versione Occidentale del titolo rilasciato il 23 Dicembre 2021 in Giappone.

Visual Novel e giochi Otome tratti da anime, manga o light novel, sono abbastanza rari oggigiorno, soprattutto con tutti i problemi di licenza che questi comportano quando si cerca di esportarli verso l’Occidente. Idea Factory, però, riesce sempre a stupire la sua utenza, proponendoci un titolo basato sull’omonima light novel My Next Life as a Villainess.

Ma comunque, la cosa più importante non è tanto l’essere pubblicato o meno, ma più il fattore se sia un buon gioco su cui investire il proprio tempo. Tenete in considerazione che potrebbero esserci spoiler minori dell’introduzione e del Capitolo 1, mentre tutto il resto non verrà discusso apertamente.

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In My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! -Pirates of the Disturbance-, che d’ora in poi, per abbreviare, chiamerò semplicemente Pirates of the Disturbance, prendiamo i panni della protagonista Catarina Claes. Alcuni eventi precedenti e contemporanei all’inizio della storia, portano Catarina a dover partecipare all’inaugurazione della lussuosa nave da crociera Vinculum, costruita attraverso la collaborazione dei regni di Quid e Sorcier. Catarina, però, non sarà da sola in questo viaggio marittimo: infatti, l’intero cast principale della serie sarà presente, ognuno con le proprie motivazioni per essere li.

Pirates of the Disturbance cerca di far un buon lavoro, per coloro che non conoscono a fondo o per niente la serie, nello spiegare tramite flashback, sparsi qua e la per l’avventura, alcuni eventi accaduti prima della storia narrata qui. C’è da dire, però, che la prima cosa che leggiamo dopo aver iniziato una nuova partita è che si tratta di una storia alternativa senza collegamenti con quella originale. Questo si riflette negativamente proprio su queste sezioni flashback, dato che spesso si taglierà molto corto, cercando di tagliare più velocemente possibile i rapporti con la sequenza temporale “ufficiale” di My Next Life as a Villainess.

Comunque, in Pirates of the Disturbance ci saranno ben sei percorsi da seguire, con quattro di questi dedicati ai personaggi principali Geordo, Keith, Alan e Nicol, e gli altri due che vanno verso i due nuovi personaggi originali, Silva e Rozy. È giusto specificare che, per giocare con i nuovi personaggi, sarà necessario prima aver completato almeno uno dei quattro percorsi disponibili con il cast principale. C’è da dire, parlando proprio dei percorsi, che la parte romance risulta davvero tanto banale, amplificando questa sensazione con il comportamento di alcuni personaggi secondari.

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Alla fine, sono li solamente per spingere nel far sbocciare l’amore tra Catarina e il personaggio scelto di turno. L’unica vera novità, e differenza, la possiamo trovare nei percorsi dedicati ai nuovi personaggi Silva e Rozy. Questo perché, essendo materiale nuovo di zecca ed originale, risulta sicuramente più interessante l’esplorare e scoprire i loro background. La trama delle route con il cast principale non è comunque assolutamente da cestinare, anzi, ma il modo in cui si punta al romanticismo con loro ha decisamente meno impatto e stupore.

Tra le altre cose che possiamo trovare durante i vari percorsi, sono i Memory Scenarios: questi verranno innescati attraverso alcuni specifici dialoghi e sarà segnalato da un’icona a forma di libro nell’angolo in alto a sinistra dello schermo. Questi scenari, che potremo decidere di visualizzare subito o successivamente attraverso l’apposito menù, sono solamente testuali e solamente alcune frasi saranno doppiate, con l’unico scopo di offrire un maggiore contesto ad alcuni eventi del gioco. La mancanza di immagini e sprite dei personaggi è sicuramente un malus non indifferente.

Se c’è una cosa, però, su cui Pirates of the Disturbance non fallisce (motivo per il quale è un peccato non sia presenti nei Memory Scenarios), è proprio il suo stile artistico. Questo è davvero pulito e carino, con immagini di personaggi e background a risoluzione abbastanza elevata. Anche gli sprite sono validissimi, offrendo una buonissima espressività ad ogni personaggio che, in accoppiata con la recitazione vocale (vengono utilizzate le voci originali della serie animata), riescono ad esprimere e dar valore ad ogni scenario giocato.

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Passando invece alle note dolenti del titolo, la qualità della traduzione in lingua inglese è abbastanza altalenante, nonostante si tratti di una IP in licenza come My Next Life as a Villainess, conosciuta soprattutto per la sua comicità. Spesso possiamo trovare errori grammaticali e utilizzo di tempi verbali in modo scorretto, oltre che traduzioni così letterali dal giapponese da risultare prive di senso. Non è comunque un problema così grave da rendere il titolo ingiocabile, ma essendo una Visual Novel, genere nel quale il testo è la metà del lavoro di un gioco, una cura maggiore non sarebbe stata sgradita.

Tra le altre insufficienze e mancanze di Pirates of the Disturbance, ne vediamo un grande impatto nelle sue funzionalità disponibili. Queste non sono per nulla sopra la media, con mancanze di diagrammi di flusso e un dizionario per i termini più utilizzati nella serie. Inoltre, il prologo non potrà essere saltato completamente nelle partite successive, obbligandoci a rileggerlo tutto con il fast-forward attivo. Il modo in cui vengono gestiti i personaggi è mediocre in molte parti, con una voglia matta di eliminare ogni collegamento alla storia ufficiale che spesso non fa altro che ridurne la qualità generale.

Per concludere, My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! -Pirates of the Disturbance- è un buon prodotto per i fan della serie, ma non riesce totalmente ad avvicinarsi agli standard del genere Otome. La voglia di allontanarsi dalla serie principale rende la narrazione talvolta troppo prevedibile, dove solamente i nuovi personaggi riescono a svoltare un po’ gli eventi. È sicuramente un titolo per i fan di Catarina e della serie in generale, dove vedere i propri personaggi in nuove comiche avventure amorose potrebbe risultare divertente e sicuramente più piacevole.


6.5

Voto CGC

Recensione My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! -Pirates of the Disturbance-

My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! -Pirates of the Disturbance- è un buon prodotto per i fan della serie, ma non riesce totalmente ad avvicinarsi agli standard del genere Otome.

La recensione è stata eseguita tramite Codice Review fornito dal Publisher/Sviluppatore/Agenzia PR/Distributore.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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