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No Place Like Home, ecco le nostre prime impressioni

Sopravvissuto in un mondo abbandonato.

No Place Like Home

No Place Like Home è il nuovo titolo sviluppato da Chicken Launcher e pubblicato da Realms Distribution in esclusiva PC (Steam). Attualmente in Accesso Anticipato, sarà rilasciato presto ufficialmente dopo circa due anni di sviluppo.

Ringraziando il publisher, abbiamo potuto tastare con mano il gioco per darvi le nostre prime impressioni sul loro prodotto, cominciando con qualche informazione sul titolo:

Info

L’umanità ha distrutto la Terra ed è partita per Marte. Ne sono rimasti solo pochi. ESPLORA il mondo. Pulisci l’ambiente, COSTRUISCI con risorse riciclate. Addomestica gli animali. Ricostruisci il tuo villaggio. Ripristina l’ambiente e gestisci la tua FATTORIA post-apocalittica poiché non c’è posto come casa!

Caratteristiche principali

» Pulisci il mondo e ricicla le risorse per costruire la fattoria dei tuoi sogni!
» Cerca semi nel mondo, diventa un contadino e usa i tuoi prodotti per cucinare piatti deliziosi che possono essere scambiati con oggetti utili!
» Esplora il mondo, parti all’avventura e trova i segreti nascosti che ti aiuteranno a gestire la tua fattoria!
» Trova e salva gli animali della fattoria, dai loro cappelli divertenti e organizza feste fantastiche!
» Ricostruisci, rinnova e decora la tua casa per renderla un luogo perfetto e accogliente e ricorda: non c’è posto come casa!

No Place Like Home, ecco le nostre prime impressioni 1

Partiamo subito col dire che queste prime impressioni racchiudono circa le prime due ore di gameplay. E direi di iniziare subito.

No Place Like Home inizia con un breve tutorial lineare che ci insegna i comandi e le meccaniche di gioco principali, le quali ci accompagneranno per tutto il resto della partita. Siamo equipaggiati con una sorta di aspirapolvere che ci da la possibilità di risucchiare la spazzatura accumulata sul pianeta. Ma non solo, questo strumento può anche fungere da “trivella” per rimuovere i cumuli più duri e persino assorbire l’acqua per annaffiare le nostre coltivazioni. Insomma, un marchingegno tuttofare.

L’introduzione continua insegnandoci la raccolta di risorse, la coltivazione, il crafting, il riciclo e la gestione degli animali, con alcune sfaccettature interessanti in alcune meccaniche. Il tutto in non più di dieci minuti di orologio. Mi è sembrato molto affrettato come tutorial e, una volta concluso, alcune cose non mi sono rimaste ben chiare avendo dovuto sperimentare di testa mia per arrivare a conclusioni.

No Place Like Home, ecco le nostre prime impressioni 2

Ci ritroveremo quindi in una fattoria, anch’essa abbandonata e devastata dal tempo, anche se visivamente poteva esser messa peggio. Una gallina (si, avete letto bene) ci inizierà alla nostra nuova vita dandoci le prime missioni introduttive. Devo dire che prima di far qualsiasi cosa, ho cominciato a pulire buona parte del terreno davanti alla struttura per avere un po’ più di libertà negli spostamenti e rendere l’ambiente meno claustrofobico.

Qui vengo a conoscenza che i nemici che nel tutorial erano molto facili da affrontare, in realtà possono trovarsi in gruppi e diventano un grosso problema, anche se l’IA non è delle migliori e son facilmente rompibili. Pulendo comincio a trovare nella spazzatura diverse risorse, schemi, cappelli e anche l’oggetto richiesto dalla missione in corso.

Ripulendo l’area trovo una porta che conduce in una sorta di lobby, che ci permetterà di viaggiare rapidamente tra le aree già scoperte, e non sono nemmeno così poche a dire il vero. Ovviamente, al momento tutte le porte erano ben sigillate. Trovo anche strutture da ripristinare nel percorso e persino un NPC poco più avanti, ma non era raggiungibile al punto di progressione cui ero.

No Place Like Home, ecco le nostre prime impressioni 3

Comincio quindi a dedicarmi alla coltivazione con tutti i semi trovati ripulendo e perdo circa 40 minuti nel raccogliere più risorse diverse possibili, non sapendo cosa, quando e come mi sarebbero potuti servire. Si può notare fin da subito una lentezza nel gameplay non indifferente che, però, di solito va via via rendendosi più veloce in questi genere di titoli.

Prima di concludere la prima sessione su No Place Like Home, riesco a ripristinare la stalla per gli animali e, con le batterie accumulate, metto in funzione delle sorta di lama robotici che ci si stabiliscono all’interno (o nelle vicinanze). In tutto questo, ho avanzato le missioni principali di circa tre o quattro senza nemmeno impegnarmici o dedicarmici personalmente.

No Place Like Home è un titolo interessante con qualche meccanica carina e piacevole, seppur abbia il grosso peso della parola “INDIE” sul groppone. Si nota sicuramente la cura che ci stanno mettendo gli sviluppatori in questo titolo, seppur in alcune cose resti molto basilare (come grafica, sonoro e comparto tecnico in generale). Consiglio comunque a tutti di dargli una possibilità, è divertente e unico abbastanza da poter far appassionare certamente molti di voi.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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