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CGCReviews: RIDE 5

Un passo avanti e dieci indietro.

RIDE 5

RIDE 5, il nuovo capitolo della serie di giochi basati sulle corse su moto di Milestone, è ora disponibile su PS5, PS4, Xbox Series, Xbox One e PC (Steam / EGS).

Sappiamo tutti bene quanto Milestone abbia sempre sfruttato la serie RIDE per migliorarsi e provare cose che non avrebbe potuto testare con la sua altra serie più “ufficiale” di MotoGP. Vediamo infatti, nei titoli precedenti, diverse meccaniche e migliorie varie che poi fanno il passo l’anno successivo venendo introdotte nei loro titoli. Difatti, questo è successo anche con RIDE 4 e il nuovissimo MotoGP 23.

Purtroppo, però, questa volta il team di Milestone ha deciso di restare un po’ con il braccino corto per quanto riguarda il nuovissimo RIDE 5. Difatti, non troviamo grandissime novità che valgano davvero la pena rispetto al predecessore e, anzi, oltre alla nuova fisica importata direttamente da MotoGP 23, molto altro non c’è. Per essere sinceri, c’è molto meno anche rispetto al capitolo precedente a livello di contenuti.

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RIDE 5 ci butterà subito, dopo il primo avvio, all’interno di una sorta di tutorial che ci insegnerà i comandi base del gioco, permettendoci anche di prendere confidenza con la fisica della moto e con la pista. Al termine di questa breve sezione, saremo subito catapultati nella nuova modalità carriera, dove il narratore ci dirà che il nostro obiettivo sarà quello di diventare un pilota famoso in tutto il mondo.

Qui potremo ovviamente personalizzare il nostro aspetto, seppur le opzioni siano davvero limitate e pressoché identiche alle solite usate da Milestone negli ultimi anni, ben lontane da ciò che la generazione attuale di giochi ci hanno mostrato recentemente. Oltre all’aspetto fisico e il nome, potremo anche ovviamente cambiare tuta da pista e da strada, cambiare bandiera e numero pilota.

Da questo momento, saremo lasciati a noi stessi, con l’obiettivo di completare campionato dopo campionato per raggiungere la vetta. Seppur tutta la prima serie sia una sorta di introduzione al mondo delle corse su due ruote e anche di narrativa funge da pista di lancio, questa risulta molto meno impattante rispetto all’inizio di RIDE 4. Se nel capitolo precedente avevamo la possibilità di partecipare a campionati di varie nazioni, qui avremo una serie di gare e/o prove da affrontare in modo un po’ generico e blando.

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Per un approccio più realistico, quando si parla di un novizio nella vita reale, è più comune che questo nuovo pilota partecipi ad un campionato del proprio stato (o continente in alcuni casi), e l’approccio adottato da RIDE 4 era sicuramente più realistico ed immersivo rispetto a quanto proposto in RIDE 5. Un’altra differenza con il predecessore, sta proprio nella scelta di moto utilizzabili e della loro personalizzazione in modalità carriera.

Nel capitolo precedente potevamo comprare (o vincere) una nuova moto, modificarla a nostro piacimento e partecipare successivamente ad ogni tipologia di competizione disponibile. Qui, invece, si è scelto di rimanere più su un aspetto realistico e, se il campionato permette solo moto stock o quasi, ogni modifica apportata alla moto potrebbe farla escludere tra quelle che potremo utilizzare. Questo fattore mi ha fatto davvero piacere, dato che era troppo facile nei precedenti titoli della serie vincere ogni gara avendo la moto più forte.

La cosa che potrebbe dare un po’ fastidio, però, è il modo nel quale potremo modificare le nostre moto. Essendo la modalità carriera un menù a parte, sarà necessario ogni volta uscire dalla carriera, tornare al menù principale e da qui modificare la moto, per poi tornare nuovamente nella carriera. Scelta un po’ strana, ma dopo un po’ ci si fa il callo.

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Parlando invece delle novità, oltre al multigiocatore online (che ha anch’esso delle novità da proporre), vediamo il ritorno della modalità in locale a schermo condiviso, apparsa l’ultima volta su RIDE 2. Parlando però della componente online, vediamo come Milestone abbia cercato una via per svecchiare e rinnovare le sue modalità multigiocatore, che spesso vengono abbandonate già al day one, proponendo un sistema di classifiche dove comparare i nostri risultati a quelli di altri giocatori in tutto il mondo.

Queste competizioni online aumenteranno pian piano gli standard richiesti ad ogni pilota, offrendo di controparte nuovi equipaggiamenti, moto e pezzi per aumentare le nostre prestazioni e spingere ancora di più. Peccato che, come al solito, i server di Milestone fanno un po’ le bizze e, anche in RIDE 5, avremo continuamente singhiozzi nella connettività, cosa che causerà sicuramente problemi più e più volte nel mentre che cercheremo la vittoria.

Passando alla componente tecnica e grafica, vorrei spendere due parole sulla seconda prima. Graficamente, RIDE 5 è davvero migliorato sotto ogni aspetto, offrendo un’esperienza visiva sia delle moto che degli ambienti mai vista prima nei titoli di Milestone. Grazie anche al meteo dinamico, il livello di dettaglio si eleva nettamente rispetto ai predecessori. Inoltre, grazie ad una cura maggiore per quanto riguarda superfici delle piste e/o strade, la moto si comporterà in modo davvero eccellente, cosa che dimostra il passo avanti compiuto anche nella fisica delle stesse.

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Come abbiamo già visto in MotoGP 23, anche in RIDE 5 avremo a disposizione i nuovi aiuti neurali tramite intelligenza artificiale. Questi aiuti di guida sono importanti per poter fornire un’esperienza valida ad ogni tipologia di giocatore. Sia che si tratti di inesperienza che per qualsiasi handicap, le opzioni disponibili sono esaustive e permetteranno davvero a chiunque di potersi divertire personalizzando a misura la propria esperienza.

Passando invece ad un’altra tipologia di IA, quella degli avversari, posso confermarvi che nuovamente non ci siamo proprio. Si, i piloti controllati dall’IA sono sicuramente più aggressivi del passato e più “precisi”, ma continuano ad ignorare la nostra presenza in pista prendendoci in pieno ad ogni occasione possibile, cosa che può davvero arrivare a frustrare soprattutto i giocatori che giocano con tutti gli aiuti disattivati, tra cui il riavvolgimento del tempo.

Per concludere, RIDE 5 è un ottimo simulatore di corse su moto che, nonostante proponga poche novità e un quantitativo minore di contenuto del predecessore, risulta comunque davvero divertente e piacevole. Il numero di moto disponibili, così come di tracciati, è sicuramente inferiore rispetto a RIDE 4, ma le migliorie apportate alla fisica e la conseguente risposta delle moto in gara vale davvero la candela. Se cercate il miglior simulatore di guida sulle due ruote, allora RIDE 5 è quello che più si adatta alle vostre esigenze.


8

Voto CGC

Recensione RIDE 5

RIDE 5 è un ottimo simulatore di corse su moto che, nonostante proponga poche novità e un quantitativo minore di contenuto del predecessore, risulta comunque davvero divertente e piacevole.

*Si ringrazia PLAION per il codice PC fornito

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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