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CGCReviews: Baldur’s Gate III

Attualmente disponibile su PC e presto in arrivo su PS5.

Baldur's Gate III

Baldur’s Gate III, sviluppato e pubblicato da Larian Studios, è attualmente disponibile su PC (Steam) e arriverà il 6 Settembre su PS5.

Sappiamo tutti bene come ormai, in un periodo videoludico nel quale sembra che ogni sviluppatore stia cercando di rendere titoli (soprattutto del genere GdR) qualcosa di over-semplificato e privo di anima. Oramai, il genere dei giochi di ruolo viene “applicato” come mero sottofondo per statistiche dei personaggi o una narrativa più evoluta, ma coloro che hanno da sempre avuto le mani in pasta, sapranno bene che il vero GdR (come Dragon Age, Fallout, ecc…) dove non contano solo le statistiche, ma ogni nostra scelta di dialogo può anche impattare il proseguimento della storia. Baldur’s Gate III è proprio questo, un ritorno al vero GdR.

Per chi non lo conoscesse, Baldur’s Gate III è un titolo basato su uno dei tanti universi narrativi di Dungeon & Dragons (D&D), più precisamente quello dei Reami Perduti, ed è ambientato nel continente del Faerûn. Il gioco inizia con la creazione del nostro personaggio, un po’ troppo asciutta e con non troppe scelte disponibili, e la creazione di un cosiddetto “Custode”, di cui non farò parola per evitare spoiler. Scopriremo ben presto di esser stati catturati e di ritrovarci su un Nautiloide Illithid, nel quale le persone vengono infettate da un girino particolare per poi trasformarsi in Mind Flayer, delle sorte di umanoidi con la faccia da polpo.

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Veniamo presto a conoscenza, dopo esser riusciti a fuggire (con o senza altri compagni, a seconda delle nostre scelte) che il girino ci da una connessione con una entità chiamata Assoluta. Questa connessione, però, si rivela anche utile a modo suo, dato che permette ad ogni infetto di poter leggere nella testa dell’altro. Detto questo, qui comincia la nostra vera avventura, dove abbiamo la libertà più totale di dove vogliamo andare e cosa vogliamo fare. Ovviamente, non proseguirò oltre parlando della trama principale, sia per tenere la recensione No-Spoiler, sia perché alcune scelte possono modificarla a tal punto da renderla completamente un’altra cosa quasi.

Parlando proprio dell’esplorazione, Baldur’s Gate III ha un sistema di movimento punta e clicca con una telecamera libera che di default ci da una visuale in stile isometrico (alla Diablo), ma che possiamo regolare liberamente. C’è da dire che, soprattutto nelle prime ore, potrebbe esser difficile comandare facilmente il personaggio, dato che spesso potrebbe capitare di cliccare involontariamente su cose non volute o rimanere un po’ “accecati” da ostacoli davanti alla telecamera. Proseguendo con l’avventura, riusciremo comunque a padroneggiarla, nonostante non sia sicuramente progettata eccellentemente.

Tornando sui nostri passi, durante l’esplorazione in Baldur’s Gate III possiamo interagire con praticamente ogni cosa, raccogliere oggetti, aprire bauli, intascarci i beni di un cadavere, parlare con NPC, e così via. Nulla di troppo distante da altri titoli di questo genere. Dovremmo stare attenti però a non raccogliere troppe cianfrusaglie, dato che ogni personaggio nel party (fino ad un massimo di quattro) avrà un peso trasportabile massimo. Starà a noi decidere cosa raccogliere e cosa poi vendere ai vari mercanti sparsi per il mondo, tenendo comunque in considerazione che i commercianti hanno denaro limitato e non potranno acquistare tutto in una botta sola.

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Un altro aspetto importante di Baldur’s Gate III è il suo sistema di combattimento simil strategico a turni. Ogni personaggio amico o nemico potrà spostarsi di un tot. di spazio, eseguire un’azione o lanciare un incantesimo, per poi passare il turno e lasciare lo spazio al prossimo nella sequenza dei turni. Le battaglie necessitano di posizionamento corretto e di attenzione su ciò che decidiamo di fare. Soprattutto ai primi livelli, saremo molto limitati sulle possibilità disponibili e sarà davvero facile perdere uno scontro nelle prime ore di gioco. Ogni cosa che potremo fare in battaglia ha un costo di utilizzo, come un punto azione, uno slot incantesimo o un’azione bonus. Questi valori potrebbero crescere salendo di livello e a seconda della nostra classe (o classi).

Ovviamente, trattandosi comunque di un’esperienza alla D&D, non vi ho ancora parlato di un altro elemento fondamentale dell’esperienza: il tiro di dadi. Ogni “azione” richiederà un tiro di dadi su una delle nostre statistiche principali (Forza, Intelligenza, Destrezza, ecc…) e, il risultato del dado, ci dirà se avremmo avuto successo o meno. Questo si riflette in ogni ambito del gioco, come l’esplorazione, i dialoghi e anche in combattimento. Proprio per questo motivo, è importante tenere conto di chi nella nostra squadra è più bravo in una determinata caratteristica, per avere più successo possibile. Mandare uno stregone a scassinare una serratura o un ladro ad ispezionare qualcosa di arcano non è sicuramente una buona idea e potrebbe risultare in un fallimento con spesso delle conseguenze.

Baldur’s Gate III offre anche, oltre alla storia principale, anche un sistema di missioni secondarie e missioni compagno da poter completare. Se state pensando che non sia importante come in pressoché ogni altro titolo, vi sbagliate di grosso. Qui, alcune quest secondarie potrebbero portarci ad ottenere qualcosa di utile per l’avanzamento di un’altra missione (anche principale), o addirittura portarci ad avere nuovi alleati per la nostra causa o persino un nuovo companion da inserire nel nostro gruppo. Non c’è bisogno di includere anche che potremo trovare equipaggiamenti migliori per i nostri personaggi.

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Parlando proprio di equipaggiamenti e ricompense, vorrei spenderci due parole. Ad ogni personaggio potranno essere equipaggiati elmi, armature, gambali, guanti, stivali, mantelli, cinture, un amuleto, due anelli, una o più armi da mischia (a seconda che sia ad una o due mani), un’arma da distanza (archi e balestre) e la torcia. Ognuno di questi equipaggiamenti avrà lo scopo non solo di darci più difesa, ma anche delle abilità passive (o attive) che potranno sicuramente aiutarci nella nostra avventura verso la salvezza di Baldur’s Gate.

E proprio qui c’è uno dei tanti difetti del titolo; il sistema di ricompense delle missioni è spesso scadente e, soprattutto verso l’ultimo atto del gioco, capiterà più che spesso di ottenere semplice equipaggiamenti cianfrusaglia che serviranno solo a farci fare qualche spicciolo extra. Contando che alcune quest non sono estremamente intuitive e porteranno via diverse ore per essere portate a termine, ritrovarci con una semplice arma nemmeno rara o solo con soldi, non è sicuramente ciò che ci si aspetterebbe a quel punto del gioco.

Comunque, l’esplorazione e l’interazione con il vasto mondo di gioco è davvero piena, raramente ci troveremo in un punto di una mappa senza nulla da poter fare e se ci sembra che in un punto non c’è assolutamente nulla o ci troviamo in una stanza apparentemente inutile, in realtà potrebbe nascondersi un passaggio segreto o una nuova quest da poter iniziare, cosa che potrebbe accadere anche semplicemente leggendo un libro o una nota trovata per caso sul ciglio di un burrone o in uno scantinato insanguinato.

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Ma così come ci sono davvero tantissime cose positive, ce ne sono altrettante negative che potrebbero smorzare o persino rovinare l’esperienza. Baldur’s Gate III è davvero lontano dalla perfezione ed è cosparso di difetti, bug e glitch un po’ ovunque e in ogni ambito. Non mi metterò a farne un elenco completo, ma vi parlerò comunque delle cose più gravi o delle mancanze più serie. Se volete evitare di voler esser rovinata l’esperienza, non giocate mai co-op, dato che il personaggio dei vostri amici sarà permanente bloccato in squadra, rubando il posto dei companion NPC. State attenti a non creare aree di status negativi in presenza di alleati temporanei o personaggi non giocanti, dato che al 100% vi inimicherete la persona di turno o l’intera guardia cittadina.

Continuando, il tiro di dadi per il successo di colpire in battaglia è davvero troppo basso e sarà troppo semplice mancare un colpo anche con il 95% di successo. Tenete anche a mente che una volta creato il personaggio, non sarà più possibile modificarlo esteticamente (la classe potrà essere sempre cambiata a nostro piacimento tramite un apposito NPC). Se vi trovate momentaneamente spaesati o bloccati senza possibilità di riuscire ad avanzare una determinata quest, è probabile che qualcosa nel codice di gioco sia andato storto e sarà necessario ricaricare ad un momento precedente. E proprio sul salvataggio, ricordate di salvare manualmente e spesso, dato che i salvataggi automatici sono davvero troppo sporadici e potrebbero passare ore tra uno e l’altro. Inoltre, soprattutto nell’Atto 3 soffre anche di seri problemi di prestazioni in alcune aree.

Non mi dilungherò oltre, ma sappiate che ora come ora il gioco soffre di parecchi difetti e problemi che potrebbero anche rovinare l’intera avventura. Per esempio, mi è capitato di non riuscire ad entrare in un portale per un determinato luogo importante, cosa che mi avrebbe portato ad un finale totalmente diverso da quello che mi ero prefissato di raggiungere. Fortunatamente la community e le modo sono venute in aiuto per risolvere la situazione, ma non è comunque accettabile un soft-lock di questo tipo. Senza contare di quante volte sono rimasto incastrato cadendo sotto la mappa o NPC che diventavano nemici senza nessuna ragione apparente. Insomma, occhi aperti e salvataggi a profusione, mi raccomando.

Insomma, per concludere, Baldur’s Gate III è probabilmente uno dei migliori GdR mai realizzati, con una quantità di scelte e libertà difficilmente mai raggiunte prima, ma non privo di difetti frustranti e invalidanti. La quantità di scelte e risultati ottenibili è davvero impressionante e potremmo davvero forgiare la nostra personale avventura come più lo desideriamo. La narrativa è più che valida e i personaggi sono davvero ben caratterizzati. È un titolo da giocare assolutamente, sia che siate fan dei giochi di ruolo e di D&D, che non. Baldur’s Gate III riesce davvero ad arrivare dove tanti non sono mai riusciti e, se fosse stato più rifinito e curato in ogni aspetto, sarebbe potuto essere davvero uno dei pochi giochi ad avvicinarsi davvero ad un 10 su 10.


9.3

Voto CGC

Recensione Baldur’s Gate III

Baldur’s Gate III è probabilmente uno dei migliori GdR mai realizzati, con una quantità di scelte e libertà difficilmente mai raggiunte prima, ma non privo di difetti frustranti e invalidanti.

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Davide Fanelli

Nato nel 1996 ho iniziato a giocare già dalla tenera età di 2 anni con un GameBoy e Tetris. Alla vista della PlayStation cominciò a nascere la mia passione per i videogiochi che permane ancora tutt'ora.

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